Vi ripropongo in questa sede una discussione nata in un altro blog dove l'argomento era sostanzialmente questo: "intervista a Bologna cosa chiederesti e quale sarebbe la Sua risposta". Cito alcuni singolari commenti ( Gli argomenti: Cofferati, il degrado, i pankabbestia, gli affitti in nero, gli studenti fuorisede, il centro, la periferia, le telecamere, gli artisti, il settantasette, il sessantotto, il due agosto, la uno bianca, gli umarells, il partito, la tangenziale, le fiere che emigrano, la cacca sotto ai portici...):

D: Signora! Non si è accorta che cammina senza un tacco, ha le calze smagliate e il trucco sfatto? Come mai è così sciupata?

B: Dì ben, non c'è mica bisogno di fissarmi così! Se mi guardi da lontano sono a posto! L'importante è che non vieni mai troppo vicino...
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D: Ma mi dica, mi dica, davvero non le è rimasto più niente di bello?

R: Provi a farsi un giro in vespa sui colli, poi ne riparliamo.
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Guccini- bologna è una vecchia signora dai fianchi un pò molli.
Bologna- ma ti sei visto?
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Intervistatore: Buona sera Sig.ra Bologna, le volevo fare una domanda. Senza voler essere offensivo ho l'impressione che in questi ultimi anni si sia lasciata un pò andare; va bene che gli anni passano per tutti però ci chiediamo come mai è così trasandata, ha poca cura nel vestirsi, si lava poco, fuma una marea di smog senza filtro, ha problemi di incontinenza notturna, ecc. ecc., lei che invece fino a pochi anni fa era un modello di bellezza e bella vita per tutti noi?

Sig.ra Bologna: Vede caro Signore, gli anni passano per tutti ed anche per me, sento addosso il peso di tante esperienze del passato e tanta stanchezza, mi sono rimaste poche energie e i soliti noti se ne sono accorti e ne hanno approfittato senza farsi troppi scrupoli. Mi hanno derubato di tutte le mie cose più preziose per trasformarlo in denaro. Cosa vuole che le dica, provo a fare un appello: se c'è ancora qualcuno che na ha voglia, vi chiederei una mano, un aiuto, per farmi riavere quel minimo di dignità che ogni Signora di una certa età vorrebbe avere.
Mi stia bene caro giovanotto e non si dimentichi di venirmi a trovare quando passa da queste parti.
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Turist:Beg iour pardon madam!
Bulaggna:EH?
T:Eschiusemuà!
B:Csa vut?
T:ar iu Bologna internescional?
B:Còsa? Eh? Vut na cicles?
T:Bologna alma mater studiorium?
B:An capess brisa!!!Ti un marucchén?
T:No, ai cam from europian cauntry!
B:Ma va ban a cagher, baluba!
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Scusi, Signora Bologna, che ore sono?

E' ora di tirar fuori i maroni.
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Perchè se la prendono tutti con te?

Perchè sto diventando piccola e nera!
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D: Ma perchè sei diventata così intrattabile?

R: Io sono sempre la stessa, sei tu che sei diventato vecchio.
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D: Buongiorno Signora. Lei è sempre stata affettuosamente soprannominata la Grassa e la Dotta.Nel 2007, come vorrebbe che la chiamassero?

R:mio caro, xavut cal degga? Grassa ? Ma si è accorto che son scappate tutte le sfogline e i bravi cuochi ? Qua ormai mi rifilan solo falafel, kebab e quel lavurir lé, com al s'ciama, il sciusci. Al ne pos piò: son AFFAMATA. Poi, Dotta: l'Università è un burdel d'la miseria.
Non c'è pilla, prestigio accademico l'è pocc e i Dotti van via, i zuven si laurano in tri anni e 'al capescc gninta d'la vetta. Diciamo che mi sento ROTTA più che Dotta.
Affamata e Rotta, ecco.

Voi cosa chiedereste alla signora e cosa risponderebbe?